Finali nazionali…arriviamo

Sliding doors, la differenza tra un ritorno mesto e la gioia e l’esuberanza giovanile stava tutta li, in quei quaranta minuti sul parquet di Cecina, contro l’ottima formazione di Chieti. Il nervosismo serpeggiava nelle file triestine dopo l’opaca, a dir poco, prestazione del giorno precedente, ma coach Ragaglia è stato bravissimo a resettare le fragili coscienze dei propri giocatori, proponendo sul campo una versione corsara e combattiva della sua squadra. Partono Cerniz, con finalmente risolti i problemi fisici del giorno precedente, Macoratti, Pobega , Norbedo e Gori, la cui adrenalinica mobilità viene sfruttata per marcare faccia a faccia il più talentuoso degli avversari.
Si parte subito bene, con continuità in attacco, ma con un po’ di ingenuità in difesa, sublimata negli sciocchi falli che portano in lunetta i marchigiani, permettendogli così di rimanere a galla. Dopo cinque minuti il coach inizia le rotazioni, entrano così un superpositivo Mariani, vero leader occulto della compagnia, e Tommy Sculin, che si incarica di portare su il pallone, permettendo a Cerniz conclusioni dalla distanza giocando da guardia, mentre in difesa, sotto le plance ma anche nei raddoppi sugli angoli, “nonno” Pobega dimostra tutta la sua voglia di vincere, prendendo rimbalzi e chiudendo la strada a tutte le penetrazioni, ben coadiuvato da un ritrovato Norbedo. Dopo un illusorio pareggio, sul 23 pari, time out per la gestione triestina, ed al ritorno in campo la botta decisiva, quei dieci punti di vantaggio, frutto di contropiedi ed ottime conclusioni, che permettono di scavare un divario che i ragazzi di Chieti non riuscirà più a colmare.
Nei minuti rimanenti la partita non sembra più in discussione, Ragaglia alterna sul campo tutti gli atleti disponibili, ed il divario non cambia, permettendo alla Servolana di concludere la partita senza grossi patemi. Lacrime da una parte e gioia, per niente contenuta, sul versante triestino, gioia che troverà il suo apice nel tuffo collettiva nella fredda acqua della piscina, al ritorno in albergo, tuffo a cui partecipano anche, ma non tanto volontariamente, coach, aiuto ed anche qualche dirigente.
La Servolana ringrazia gli ultras al seguito, entusiasti e molto coinvolti, e ringrazia tutti quelli che hanno permesso di portare questi ragazzi alle finali nazionali, dimostrando, tutti assieme, che anche nel città del “…no se pol” se c’è unità di intenti e voglia di collaborare, le cose belle si possono fare, dando un pizzico di notorietà e di soddisfazione anche a chi, forse, non calcherà mai i grandi palcoscenici del basket nazionale, ma non per questo non ha il diritto, sacrosanto, di divertirsi e di prendersi qualche soddisfazione.

Servolana Mazzoleni & Facori vs ASD Village Basket Chieti 77-57 (18-16 / 34-24 / 53-39)

Servolana : Cerniz 25; Sculin 2; Macoratti 10; Zacchigna 6; Chenich ne; Mariani 5 ; Gori 7; Purelli; Carcangiu; Pobega 10;Norbedo 12; Romano

Chieti: Ippolito 2, Di Mattia 3, Baldassieri, Di Fabio 6, Bini 11, Cicellini, Di Giorgio D. 14, Di Domizio, Agostinone 10, De Nicola 9, Di Giorgio C., Firmani 2

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